FORME DI FINANZIAMENTO PER L'ACQUISTO DI UN'IMBARCAZIONE

IL LEASING


Tra le forme di finanziamento utilizzabili per l’acquisizione di un’imbarcazione, si è assistito nel 2002 ad un vero e proprio “boom” del “leasing”. Il leasing finanziario consente di acquisire la disponibilità di un bene, che può anche essere una imbarcazione, dietro il versamento di canoni periodici ad una società di leasing. L’utilizzatore acquisisce il bene direttamente dal produttore e la società di leasing, che rimane proprietaria del bene per tutta la durata contrattuale, finanzia l’intero costo di acquisizione. Alla scadenza contrattuale l’utilizzatore ha il diritto di esercitare un’opzione di riscatto del bene, stabilita contrattualmente, che, dietro pagamento di un importo predefinito al momento della stipula del contratto di leasing, in genere contenuto e pari ad una percentuale molto bassa del valore d’acquisto del bene, gli consente di diventare a tutti gli effetti proprietario del bene.

Attualmente, a fronte di un rallentamento degli altri investimenti tradizionali leasing, la nautica si presenta per gli operatori leasing come il comparto con maggiori prospettive di crescita, capace di offrire buone opportunità di business sia per i produttori che per gli utilizzatori di imbarcazioni.

LA MULTIPROPRIETÀ


“Fractional ownership”: ovvero multiproprietà.

È la nuova frontiera nella nautica. In Inghilterra e negli USA sono già spuntate numerose società specializzate in questo campo. In Italia i tempi non sembrano ancora essere maturi sebbene qualche iniziativa stia per essere intrapresa. Anche per i timori che l'effetto leasing, artefice dell'ultimo boom dell'industria nautica italiana, potrebbe, prima o poi, arrivare a un punto di saturazione. Con la multiproprietà invece si riuscirebbe ad attrarre nuove fasce di utenza.

Sperimentata con successo nel settore immobiliare delle case per le vacanze, la multiproprietà sta trovando oggi una larga diffusione anche nel trasporto aereo privato. Per le barche i presupposti potrebbero essere altrettanto favorevoli a tutti i livelli: dal cabinato di medie dimensioni fino al megayacht. I motivi sono presto spiegati.

Prima di tutto i costi. La “fractional ownership” permette di diventare proprietari di una quota di un'imbarcazione che per dimensione e prezzo può essere a prima vista inavvicinabile. Non solo. Con questo sistema si ha la possibilità di ammortizzare i costi di gestione (equipaggio, ormeggio, assicurazione, manutenzione ordinaria ecc.) che, suddivisi su più fronti, rientrano in un ordine di grandezza accettabile. La gestione della barca è appannaggio della società che offre il servizio, per cui al cliente finale non resterebbe altro da fare che godersi la vacanza e scegliersi il periodo in cui usufruirne.

Di solito i programmi di “fractional ownership” sono su base quinquennale e la proprietà è suddivisa al massimo tra cinque soggetti, a cui solitamente viene offerta la possibilità di usufruire dell'imbarcazione per non più di quattro settimane l'anno, comprese due in alta stagione. E se per qualsiasi motivo non si riesce e sfruttare il periodo di utilizzo lo si può mettere sul mercato del charter.

Ecco un esempio di come potrebbe funzionare la multiproprietà di un'imbarcazione - tipo da 24 metri (Fonte: Yacht Wise):

  • Prezzo medio di un 80 piedi: 3 milioni di dollari;
  • Costo di una quota pari al 10%: 330 mila dollari;
  • Periodo di utilizzo della barca: 4 settimane;
  • Acconto iniziale: 100 mila dollari;
  • Durata del programma: 5 anni (dopo viene venduta a prezzo di mercato e la somma viene suddivisa equamente tra i partecipanti al programma);
  • Valore della barca dopo cinque anni: circa 2 milioni di dollari;
  • Spese annuali di manutenzione e gestione di uno yacht di 80 piedi con la formula fractional ownership con un equipaggio di due persone impiegate a tempo pieno: 30 mila dollari.

Vacanza in multiproprietà non al mare, quindi, ma in mare, a zonzo tra i posti più belli del mondo, a bordo di un megayacht realizzato su misura per quanti vogliono il meglio.

Alcune barche sono state costruite proprio in prospettiva di tale utilizzo.
L'armatore non deve pensare a nulla, tutto il management dello yacht (equipaggio, logistica, maintenance, amministrazione e charter) e tutti gli aspetti tecnici, fino ai più piccoli dettagli - dalle prenotazioni fino ai trasporti, jet privati, trasferimenti in elicottero - saranno gestiti da aziende nate per fornire questi servizi, in modo da assicurare una permanenza a bordo estremamente rilassante e priva di preoccupazioni.

A questa portata, insomma, la multiproprietà nautica può essere una soluzione nuova, di alto livello e pronta ad offrire una vacanza veramente diversa.